Illustrazione vecchiavolpe
Fushimi Inari Taisha da cui ho preso ispirazione per le illustrazioni giapponesi

VECCHIAVOLPE

ILLUSTRAZIONI GIAPPONESI DIGITALI E GRAPHIC DESIGN

Sono Alberto Fossà, detto Fox, un illustratore, graphic e web-designer di Vicenza. Disegno fin da bambino, quando i miei autori preferiti erano Segar (Popeye – Braccio di Ferro), Quino (Mafalda) Bonvi (Cattivik, Sturmstruppen, Nick Carter), Silver (Lupo Alberto) e Jacovitti. Sono state le prime, storiche, serie di cartoni animati giapponesi degli anni ‘80 a farmi conoscere in seguito i manga. Toriyama (Dragonball), Araki (JoJo), Ōtomo (Akira), Gō Nagai (tutti i robottoni e Devilman) e lo Studio Ghibli hanno dato inizio ad una passione che coltivo tutt’ora e che ha portato alla creazione di vecchiavolpe.art. Ho da sempre avuto un profondo amore per la cultura e le illustrazioni giapponesi, le storie degli Oni, degli Yōkai e dei mostri Kaijū hanno da sempre avuto per me un fascino particolare e che ho voluto ricreare con il mio stile.

UNA VOLTA SI CHIAMAVA BLOG….

NON SOLO ILLUSTRAZIONI GIAPPONESI MA SHORT STORIES DEI MIEI VIAGGI IN GIAPPONE

GIAPPONE

PAESE CHE VAI, COME VEDI FARE….FAI

Chi visita il Giappone deve adeguarsi alle sue regole, senza porsi troppe domande sui motivi che spingono le persone a comportarsi a volte in un modo così diverso rispetto al nostro. Del resto ogni paese ha le proprie tradizioni e i propri costumi e religioni, e un diverso modo di affrontare la vita tra luci e ombre. In Giappone ho cercato di calarmi il più possibile nei riti e in generale nello stile di vita quotidiano giapponese. A volte ho visto molto rigore e serietà nelle loro azioni, a volte invece mi sono imbattuto in situazioni ed esperienze in cui le persone vivevano il momento in totale armonia, spensieratezza e felicità. Mi sono imbattuto in situazioni a volte bizzarre che ho voluto riportare in qualche modo nelle mie illustrazioni giapponesi. Per esempio in questo cartello nei dintorni del Monte Fuji, è scritto: “Se trovi un orso non provare a fare Wrestling con lui, non provare nemmeno la tecnica del Tackle”. Allora ti chiedi: “il cartello è serio o è una sorta di scherzo?”.

cartelli giapponesi

Nara e i suoi cervi

TOKYO E KYOTO

UN LUNAPARK COLORATO E CHIASSOSO A NORD, UNA CITTÀ SILENZIOSA RICCA DI TRADIZIONI A SUD

Tokyo è ricca di vita, divertimenti, shopping e tanta gente. Camminare per le sue vie è un’esperienza a volte irreale e onirica, ci si sente confusi e allo stesso tempo al centro del mondo. Con lo shinkansen, il “bullet train” che non fa mai un ritardo di nemmeno di un secondo, sono sceso a Kyoto. Le due città sono l’anagramma l’una dell’altra e sono anche in completa antitesi tra loro: Tokyo l’immagine del futuro, Kyoto un affascinante passato. Da italiano, abituato in qualche modo al concetto di cittá d’arte, ho amato principalmente Kyoto con i suoi templi e i suoi silenzi, intervallati dal chiacchiericcio delle cicale. Ho visitato luoghi magici a Kyoto come il Fushimi Inari Taisha, che varrebbe da solo la visita in Giappone. Poi Nara, l’antica capitale del Giappone dal 710 al 794, dichiarata Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Una città che si è rivelata ai miei occhi come un immenso e storico parco popolato da cervi che girano liberamente e in armonia con le persone.

GIAPPONESI

E L’ARTE DELL’INEMURI

Prima di partire per il Giappone avevo pianificato il viaggio, documentandomi su usi, costumi, riti, cibo. Nelle mie ricerche mi rimase particolarmente impressa una cosa e riguarda la capacità delle persone di addormentarsi in pubblico. Il Giappone è probabilmente una delle nazioni con più carenza di sonno del mondo. Gli abitanti, per cercare di recuperare le ore di sonno perdute, hanno sviluppato questa abilità che permette loro di addormentarsi praticamente ovunque. Esiste un termine specifico per questa arte: inemuri, che significa “dormire durante la presenza”. L’inemuri non è considerato negativamente ma bensì è vista come una pratica rispettata e accettata da chiunque, che dimostra l’impegno che tutte le persone mettono nelle loro giornate, per i vari scopi, togliendo inevitabilmente tempo al sonno notturno. La regola più importante dell’inemuri sarebbe che la persona debba rimanere in posizione verticale, desistendo dallo sdraiarsi per dimostrare che è ancora presente o socialmente impegnata nonostante il sonno! Ma io ho visto giapponesi, sia maschi che femmine, addormentati ovunque e in posizioni non certo comode, come nella foto.

inemuri